Scenari: dove va l’umanità
E’ questa la domanda che animerà la seconda edizione di Note a Margine, la manifestazione che da quest’anno cambia il proprio format e, da “Festival della Letteratura”, diventa “Festival delle Parole”, ampliando i propri orizzonti e approfondendo gli argomenti d’attualità che caratterizzano il nostro presente per immaginare il futuro.
Guerre, pandemie, cambiamenti climatici, intelligenza artificiale: dove stiamo portando il nostro pianeta?
Per spiegarlo abbiamo bisogno delle parole, che diventano fondamentali. Il modo in cui vengono usate, la loro “manipolazione”, sono determinanti per comprendere la realtà delle cose, senza cadere o scadere nella propaganda a fini politici, bellici o commerciali.
Essere consapevoli dell’uso e del significato delle parole equivale a essere liberi. Parlare di lingua è parlare di società e di politica: è anche e – forse – soprattutto questo il potere delle parole ed è per questo che non bisogna sottovalutarne le potenzialità.
L’epoca in cui viviamo è complessa, segnata da due conflitti alle porte dell’Europa: quello in Ucraina e quello di Israele contro Hamas che sta martoriando la Palestina.
Conflitti che minacciano la stabilità e la pace mondiale, mettendo in discussione gli equilibri raggiunti dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Abbiamo bisogno di parole per imbastire i dialoghi che portino alla pace, ed ecco spiegata la presenza dei colori della bandiera della pace.
“NOTE A MARGINE” è un invito alla lettura, alla riflessione e soprattutto all’elaborazione di un proprio pensiero, di proprie considerazioni, di personali opinioni riguardanti una pagina, un brano, un passo o una parola letta tra le pagine di un libro.
Le note a margine sono brevi appunti, sottolineature, tesi personali, punti di vista e concetti che consentono di memorizzare tutto ciò che lega il nostro animo alle parole di una frase letta o ascoltata.